lunedì 24 ottobre 2016

Step 07: I colori nel cinema

Quanti colori ci regala il cinema?
Sono infiniti, ogni volta che andiamo a vedere un film (o che lo guadiamo dal nostro divano) veniamo bombardati da tantissimi colori: sceneggiatura, ambienti, oggetti, edifici, abbigliamento, persone ecc... Ogni cosa e persona è identificata da un colore, comprese anche le sensazioni ed emozioni. 
Ebbene, la ricerca in questo mondo risulta quindi davvero interessante, ma tanto interessante quanto anche difficle per l'enorme campo di esplorazione.
Il film che comunque a mio avviso risulta emblematico per il mio colore è:

"Il Diavolo veste Prada" diretto da David Frankel e uscito nelle sale cinematografiche nell'anno 2006.
Il film trae ispirazione dall'omonimo romanzo della scrittrice Lauren Weisberger.
Manifesto del film "Il Diavolo veste Prada" 2006
La storia narra di una ragazza neo-laureata, Andrea (Andy) Sachs, interpretata da una giovane Anne Hathaway, che cerca lavoro nel campo del giornalismo nella città di New York. Purtroppo le sue ambizioni vengono frenate dal fatto che non trova nessuna occupazione nel campo da lei amato, ma si candida al colloquio per l'ambitissimo posto di seconda assistente di Miranda Priestly (Meryl Streep), diretttrice della prestigiosa rivista di moda Runway.
Il lavoro risulta decisamente più difficile ed impegnativo di quanto si aspettasse la giovane apprendista, che si trova costretta a sopperire alle infinite angherie dalla perfida direttrice e dover essere sempre disponibile a qualsiasi ora e giorno per servire i capricci di Miranda.
Dopo un inizio alquanto catastrofico, Andy inizia a prendere mano con il suo nuovo lavoro non rendendosi conto di trascurare sempre di più la sua famiglia e i suoi amici, e mettendo davanti a tutto la propria carriera proprio come la tanto odiada responsabile. Nel momento un cui si rende conto della sua situazione, decide di lasciare il posto cui era arrivata (prima assistente) e di tornare alla sua vita ed i suoi amici diventando finalmente giornalista per la rivista Mirror.

Anne Hathaway nei panni di Andrea "Andy" Sachs
Da questo si denota un'immagine molto chiara di Andy. A lei non interessa il mondo della moda, dell'alta cultura mondana e delle passerelle, accetta infatti quel posto di lavoro soltanto per l opportunità che le poteva dare nel mondo del giornalismo e per la possibilità di poter passare dal posto di assistente a quello della redazione.
Nulla di tutto ciò accade e si ritrova oggetto delle continue critiche da parte della direttrice. Rimane un cult la scena in cui Miranda fa notare alla sua assistente Andy il colore del suo maglioncino, che non è Azzurro o Blu come pensa lei, bensì è di color Ceruleo. cliccare qui per il video

Fonti: wikipedia, youtube 

Simone Dani,
s212479

Nessun commento:

Posta un commento